Il Dott. Andrea Lepri specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva presso le strutture Casa di Cura Villa Mafalda, Rome American Hospital, Clinica Sanatrix e FirstMed, si occupa di tutte le malattie che riguardano l’apparato digerente.

  • Acalasia
  • Disfagia
  • Disturbi della motilità esofagea
  • Malatia da reflusso gastroesofageo
  • Esofagiti. Esperto in Esofago di Barret
  • Gastriti/Duodeniti.
  • Poliposi gastroduodenali e del colon.
  • Coliti (patologie colon retto).
  • Stipsi ostinata
  • Poliposi.
  • Trattamento delle stenosi con posizionamento di protesi.
  • Gastrostomia endoscopica percutanea (PEG) per nutrizione artificiale enterale.
  • Posizionamento del palloncino intragastrico autodigeribile Elipse, senza necessità di gastroscopia (per pazienti obesi) e palloncino intragrastico (con gastroscopia ma con una maggiore durata).
  • Fegato e vie biliari.
  • Colecisti e cistifellea.
  • Pancreas.

Patologie del sistema digerente

Quali sono le patologie ed i disturbi più comuni che possono colpire gli organi del sistema digerente e che possono essere diagnosticate, prevenute e curate con una visita dal gastroenterologo?

Disturbi dell’esofago

Disfagia : La disfagia si riferisce a una difficoltà o a un’incapacità di deglutire cibi, liquidi o solidi. Può verificarsi a livello dell’esofago, della faringe o dell’intero tratto digestivo superiore. La disfagia può essere temporanea o persistente e può causare disagio o ostacolare l’assunzione di cibo e liquidi adeguati.

Le cause comuni di disfagia includono:

  1. Problemi strutturali: come l’esofago di Barrett, l’ernia iatale (un’anomalia in cui parte dello stomaco fuoriesce attraverso l’apertura del diaframma nell’esofago), tumori o stenosi (restringimenti) dell’esofago.
  2. Disfunzioni muscolari: come l’acalasia (un disturbo in cui il muscolo all’estremità inferiore dell’esofago non si rilassa adeguatamente per consentire il passaggio del cibo), la sclerodermia (una malattia autoimmune che colpisce i tessuti connettivi) o la miastenia grave (una malattia neuromuscolare che provoca debolezza muscolare).
  3. Lesioni o irritazioni: come l’esofagite (infiammazione dell’esofago), l’ulcera esofagea, l’infezione da candida o l’ingestione di sostanze corrosive.
  4. Problemi neurologici: come l’ictus, la sclerosi multipla o la malattia di Parkinson, che possono influenzare i muscoli coinvolti nella deglutizione.

Il trattamento della disfagia dipende dalla causa che lo determina . Può essere trattato apportando modifiche alimentari (ad esempio, cibi più morbidi o liquidi), terapie di rieducazione della deglutizione, farmaci per ridurre l’infiammazione o migliorare la funzione muscolare, interventi chirurgici per rimuovere ostruzioni o correggere anomalie strutturali, e terapie di supporto come la nutrizione enterale ,la dilatazione dell’esofago. La gestione della disfagia richiede una valutazione e un piano di trattamento personalizzati da parte di un medico specializzato,  gastroenterologo e un foniatra.

 

Acalasia esofagea: è una malattia rara che impedisce il passaggio di cibo e acqua attraverso l’esofago con incidenza di insorgenza di carcinoma dell’esofago 5 volte superiore alla media. 

  • Diverticoli esofagei: piccole estroflessioni sacciformi della parete esofagea.
  • Reflusso gastroesofageo: contatto prolungato dei succhi gastrici con la parete esofagea che provoca bruciore retrosternale e rigurgito acido , asma
  • Esofagite: infiammazione dell’esofago.
  • Esofago di Barrett: sostituzione del normale epitelio esofageo con tessuto ghiandolare intestinale (metaplasia intestinale) considerata lesione precancerosa.

Disturbi dello stomaco

  • Dispepsia: difficoltà e lentezza nella digestione.
  • Ernia iatale: alterazione anatomica in cui una piccola porzione di stomaco si posiziona al di sopra del diaframma e raramente può portare all’insorgenza di patologie cardiache
  • Gastrite: infiammazione cronica/acuta della mucosa gastrica.
  • Duodenite: infiammazione cronica/acuta della mucosa duodenale.
  • Ulcera peptica: lesione che si forma nella mucosa gastrica e/o duodenale che può provocare dolore, sanguinamento con associata anemia, perforazione.
  • Tumori dello stomaco: presenza di una massa di cellule che crescono in modo incontrollato e che nel 90% dei casi origina dalla mucosa gastrica.

Malattie e disturbi dell’intestino

  • Stipsi (stitichezza): defecazione non soddisfacente o difficoltosa da almeno tre mesi. Tre evacuazioni soddisfacenti a settimana sono fisiologiche. La stipsi non è sempre una malattia ma può essere legata ad altre patologie.
  • Sindrome del colon irritabile: disturbo funzionale molto comune caratterizzato da fastidio e/o dolore addominale che generalmente migliora dopo l’evacuazione. L’intestino può essere stitico diarroico o alternante (stipsi/diarrea).
  • Diverticolosi: presenza di estroflessioni (sacche) della parete del colon.
  • Diverticolite: infiammazione dei diverticoli.
  • Polipi intestinali: piccole protuberanze del colon benigne o precancerose.
  • Tumore del colon/retto: proliferazione incontrollata delle cellule della mucosa intestinale.
  • Malattie infiammatorie croniche: morbo di Crohn, retto colite ulcerosa, colite eusinofila, coliti aspecifiche, tutte di probabile natura autoimmune, che si manifestano con sintomi come sangue nelle feci, muco, diarrea, malassorbimento, dolori articolari perdita di peso, malattie dermatologiche, malessere generale.
  • Allergie alimentari: malattie croniche di origine genetica tra cui celiachia (allergia al glutine) ed altre numerose allergie legate a singoli alimenti.
  • Intolleranze alimentari: reazione lenta e progressiva dell’intestino che non tollera l’ingestione massiccia di certi cibi (latte, uova, grano ecc.) e può dare sintomi gastroenterologici, dermatologici o respiratori.
  • Emorroidi: malattia delle vene che si trovano all’interno del canale anale, che per varie cause aumentano di volume, provocando in alcuni casi, dolore e sanguinamento.
  • Ragadi anali: piccole, dolorose ferite dell’ano, legate ad un ipertono dello sfintere interno

Patologie del fegato e della cistifellea

  • Epatiti (A, B, C, E): malattie virali che colpiscono il fegato.
  • Steatosi epatica (fegato grasso): eccessivo accumulo di grasso nelle cellule epatiche.
  • Calcoli biliari e Fango biliare: la colecisti è un piccolo organo cavo al di sotto del fegato che accumula la bile per poi riversarla, dopo i pasti, nel duodeno. All’interno della colecisti si può formare fango biliare (bile molto densa) o calcoli che a volte sono asintomatici, altre volte molto dolorosi (colica biliare).
  • Cirrosi epatica: malattia degenerativa del fegato.
  • Colecistite: infiammazione della cistifellea.

Patologie del pancreas

  • Pancreatite: infiammazione acuta o cronica del pancreas.
  • Cancro del pancreas
  • Neoplasie intraduttali papillari Mucinose (IPNN)  sono rare ed insorgono prevalentemente in pazienti tra i 60/70 anni . Caratterizzati dalla proliferazione di cellule mucinose all’interno dei dotti pancreatici che appaiono dilatati con mucina all’interno.
  • Tumori neuroendocrini del pancreas: neoplasie che originano dalle cellule endocrine del pancreas.

Quando rivolgersi al gastroenterologo?

I disturbi dell’apparato digerente sono estremamente comuni e è raro trovare una persona che non ne abbia mai sperimentato almeno uno durante la vita. Il bruciore di stomaco è un’esperienza familiare a molti. Ma quando è il momento giusto per consultare un gastroenterologo e sottoporsi a una diagnosi approfondita?

Di seguito sono elencati una serie di sintomi ai quali bisogna prestare attenzione, soprattutto se si verificano in modo ricorrente o peggiorano nel tempo. In questi casi, è consigliabile prenotare al più presto una visita gastroenterologica.

  • Digestione lenta e/o difficile, con o senza sensazioni di bruciore o dolore retrosternale o addominale.
  • Sensazione di un corpo estraneo nella gola.
  • Difficoltà nella deglutizione (disfagia).
  • Perdita di appetito o di peso.
  • Anemia.
  • Nausea e/o vomito ricorrenti.
  • Coliche addominali.
  • Presenza di muco o sangue nelle feci.
  • Meteorismo e flatulenza.
  • Alterazioni del ritmo intestinale.
  • Diarrea o stitichezza ricorrenti (alternanza dell’alvo).
  • Dolore durante l’evacuazione.
  • Cambiamenti nell’aspetto delle feci (troppo chiare, troppo scure, assottigliate, untuose o eccessivamente maleodoranti, feci simili a palline di capra).
  • Riscontro occasionale  in ecografia addominale di steatosi epatica calcoli della colecisti fango biliare cisti epatica e/o/pancreatiche.

Se si riscontrano uno o più di questi sintomi, è consigliabile fissare un appuntamento con un gastroenterologo per una valutazione specialistica. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo possono contribuire a prevenire complicazioni e promuovere una migliore salute digestiva.